Secondo sportello per l’internazionalizzazione

Al fine di potenziare la competitività del tessuto produttivo italiano, una misura introdotta nel 2019 continua a essere un importante strumento di sostegno. Questa iniziativa, recentemente rifinanziata con una dotazione di 75 milioni di euro, è finalizzata a promuovere i processi di trasformazione tecnologica e digitale all'interno delle piccole e medie imprese (PMI) e delle reti d'impresa.

Il principale obiettivo di questa misura è facilitare l'adozione delle tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché l'ammodernamento dei processi gestionali e organizzativi delle imprese. Ciò comprende anche il miglioramento dell'accesso ai mercati finanziari e ai capitali, aspetti cruciali per la crescita e la competitività aziendale. Oltre alle PMI che operano sul territorio italiano, possono beneficiare di questa opportunità le reti d'impresa che soddisfano determinati requisiti. In particolare, una rete deve essere composta da almeno tre PMI e deve dimostrare una collaborazione stabile ed efficace. Inoltre, il piano condiviso deve prevedere lo sviluppo di processi innovativi legati alla trasformazione tecnologica e digitale, utilizzando le tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, o processi innovativi relativi all'organizzazione, alla pianificazione e alla gestione delle attività, inclusi l'accesso ai mercati finanziari e ai capitali.

L'incentivo finanziario si concretizza sotto forma di un contributo a fondo perduto, concesso in regime de minimis (conformemente al Regolamento UE n.1407/2013). L'importo del contributo varia in base al tipo di beneficiario: Le micro e piccole imprese possono ricevere un contributo pari al 50% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 40.000 euro. Le medie imprese possono ottenere un contributo pari al 30% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 25.000 euro. Le reti d'impresa possono beneficiare di un contributo pari al 50% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 80.000 euro. I costi ammissibili per il contributo riguardano le spese sostenute per servizi di consulenza specialistica forniti da manager dell'innovazione qualificati e indipendenti. 

Questi manager devono essere inclusi nell'organizzazione dell'impresa o della rete tramite un contratto di consulenza di almeno nove mesi. La consulenza è finalizzata a guidare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale, e può includere l'adozione di varie tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Gli incarichi manageriali possono anche riguardare l'ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l'accesso ai mercati finanziari e ai capitali. Questo può includere l'applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale e nell'organizzazione del luogo di lavoro. Inoltre, possono essere avviati percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite e all'attrazione di investitori specializzati nel private equity o nel venture capital. 

Per partecipare a questa iniziativa, le domande di iscrizione all'elenco dei manager dell'innovazione devono essere inviate tramite una procedura informatica dedicata entro le ore 17 del 5 ottobre 2023. Questa opportunità offre alle imprese italiane un modo concreto per potenziare la loro competitività attraverso l'innovazione e la trasformazione digitale.

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